CAMBIARE IL MONDO CON UN LIBRO E UNA PENNA
«Sono nato a Cremona il 17 marzo 1993, figlio di uno sbaglio e di un grande amore. Sono cresciuto con i nonni che mi hanno insegnato la compassione e a mangiare la frutta.
La mia infanzia profuma di biscotti, pesche e piedi nudi d’estate. Sono un bambino felice e solitario. Leggo libri e sospiro sempre per la ragazza sbagliata. Poi sono adolescente, non ho un rapporto con mio padre, infrango ogni regola e disdegno lo studio accademico.
Continuo a leggere, però, e continuo a inseguire la ragazza sbagliata. Ho diciott’anni e mi sento vecchio. Fallisco, ancora e ancora. “Finirai per inscatolare merendine in fabbrica” dicono i miei insegnanti.
La ragazza sbagliata, dopo tanto sospirare, mi fa un grande favore spezzandomi il cuore in un milione di piccoli pezzi.
“Questa società è profondamente sbagliata - penso - Abbiamo tutti rinunciato ai nostri sogni e ci va bene accontentarci e scegliere un dolore facile anziché un’impervia vittoria”.
A vent’anni non ne posso più, sono vuoto e lo sono da tanto e così, quando metto piede come volontario in un orfanotrofio dell’India meridionale, i miei bambini trovano spazio in abbondanza dove insediarsi;
quello spazio è il mio cuore che prima riecheggiava vuoto e poi, dopo quell’estate di lavoro e amore, si colma».
Nicolò Govoni si trattiene nel piccolo villaggio indiano 4 anni, si laurea in giornalismo alla prestigiosa università di Pune e pubblica il suo primo libro “Bianco come Dio” con i proventi del quale evita la chiusura della struttura, costruisce un nuovo dormitorio e fa studiare i ragazzi.
Solo dopo aver creato stabilità in India si trasferisce in Grecia dove, nei pressi dell’Hotspot di Samos, apre il primo centro dell’isola per offrire ai giovani rifugiati istruzione di alto livello, alimentazione, terapia e un luogo sicuro dove sfuggire agli orrori del campo (orrori che denuncia rischiando in prima persona).
È il 2018 quando Nicolò fonda, con altri volontari, “Still I Rise” (Mi alzo ancora), la prima organizzazione umanitaria indipendente al mondo che offre, gratis, il Baccalaureato Internazionale ai profughi.
Nel corso di questi 5 anni di attività, dopo la Grecia, hanno visto la luce le scuole in Turchia, Siria, Kenya, Congo; a breve sarà la volta della Colombia e poi dell’Italia. Quest’anno “Still I rise” ha ricevuto per la seconda volta la nomination al Premio Nobel per la pace.
«Oggi so che ogni lotta, ogni lacrima, ogni singolo bambino aiutato significano che la nostra voce è ascoltata - dice Nicolò - Ogni giorno vissuto significa cambiare le cose.
Ed è così perché cinque anni fa, quando uno dei taciti. invisibili treni della vita era in partenza, ho deciso di essere il miglior me stesso possibile. Cinque anni fa ho detto sì a una vita colma di significato. Sì ai miei sogni, tutti quanti».
Nicolò costruisce scuole perché crede fermamente che uno studente, un insegnante, un libro e una penna possano cambiare il mondo, un bambino alla volta.
Noi possiamo fare la nostra parte aiutando lui (il 95% delle donazioni viene devoluto in attività e solo il 5% in costi di gestione) o dandoci da fare laddove la vita ha posizionato il nostro cuore perché noi potessimo lasciarlo espandere, fino ai confini della terra.
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