RIEMPITE DI GIOIA QUELLI CHE INCONTRATE

Siamo a Berceto, un piccolo borgo immerso nell’Appennino parmense, è il 24 dicembre del 2019 quando il primo cittadino, Luigi Lucchi, emana questa straordinaria «Ordinanza N. 83 per il Santo Natale:

Richiamato l’articolo 3 dello Statuto Comunale che riporta tra le finalità del Comune anche quella di (…) favorire il pieno sviluppo della persona umana ed il soddisfacimento dei bisogni collettivi;

considerato che spesso nei rapporti sociali si creano tensioni e litigi inutili dettati da individualismo ed egoismo e che tutto ciò danneggia la piccola comunità del Comune di Berceto;

vista la volontà del Sindaco di riempire di gioia il cuore di tutti i suoi concittadini in occasione del Santo Natale;

ritenuto che l’animo di tutti gli uomini sia buono e che occorrerebbe sempre di più guardare il bello delle persone;

tutto ciò premesso e considerato, il Sindaco

ordina

Guardate tutto il Bello che c’è nelle persone! Riempite di gioia tutti quelli che incontrate!»

A parte il subitaneo desiderio di andare a conoscere questo meraviglioso Uomo, mi sono chiesta: cosa succederebbe se, questa settimana, i sindaci di tutti i comuni italiani replicassero l’iniziativa di Lucchi emanando un’ordinanza dettata dal cuore tipo:

Richiamato l’intento di favorire l’evoluzione personale di ogni concittadino,

considerato che la vita non è un problema da risolvere ma un mistero da vivere (questa non è del vostro Sindaco ma di Kierkegaard),

vista la volontà di contribuire alla creazione di un mondo di pace,

ritenuto che ogni persona sia un capolavoro unico,

ciò premesso il Sindaco ordina

di iniziare ogni giorno cantando (anche sotto la doccia) e ballando (da soli o pestando i piedi altrui), che si dispensino un minimo di 200 sorrisi quotidiani, che si inondino le strade di gentilezza, che si favoriscano le occasioni di allegria, che si sostituiscano i giudizi con parole di ringraziamento.

Troppo bello per essere vero? Dov’è il confine fra utopia e realtà se non dentro di noi?

La nostra capacità immaginativa può trasformare l’utopia di oggi nella realtà di domani e mostrarci, ipso facto, l’affissione di benefici provvedimenti comunali e i crocchi di cittadini intenti a leggerli con gli occhi sgranati e il sorriso addosso.

Se così non dovesse essere, c’è sempre il piano B perché tutti noi, in qualità di Sindaci di noi stessi, possiamo appendere in casa, a scuola, in palestra, al cinema, in ufficio…, la nostra ordinanza natalizia, non per fare i finti buoni, ma per onorare il nostro essere scintille di luce che, per un tempo che talvolta sembra infinito, ma che dura pochi istanti, passeggiano su questo pianeta specchiandosi negli altri al solo scopo di scoprire se stessi. 

Curiosità: domani, per la terza domenica di Avvento, la tradizione suggerisce di accendere la candela detta “della gioia” o, se vogliamo, “dell’ordinanza Lucchi”.

Facciamolo! Tutti meritiamo un’ondata di giovevole entusiasmo per salutare con brio l’avvento di una nuova era perché, ci ricorda Nietzsche,

“Quando una moltitudine di piccole persone,
in una moltitudine di piccoli luoghi,
cambiano una moltitudine di piccole cose,
costoro possono cambiare la faccia del mondo”.



L'ORDINANZA è STATA RIPROPOSTA ANCHE QUEST'ANNO!!

 

#11dicembre2021
#GiornaleDiBrescia


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