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L'INCREDIBILE ARITMETICA DI UN'AMICIZIA
Quella di Dodo e di Paco è una storia vera. È Paco il primo a presentarsi: “Sono un cavallo da tiro, ma mi considero quasi un insegnante perché collaboro col professore nel far capire ai ragazzi come domare i cavalli, riconoscere i finimenti, eseguire una ferratura o una doma agli attacchi. Alle lezioni di anatomia e zoognostica mi metto immobile e mi lascio osservare”.
Paco abita nelle stalle di un Istituto Tecnico Agrario dove, un mattino, scopre di essere stato destinato al macello. Racconta: “Dovevo immaginare che sarebbe finita in questo modo; da qualche anno ormai sono, diciamo così, a mezzo servizio.
Non riesco più a fare quello che mi ha reso famoso. Ho dovuto dire addio alle numerose manifestazioni perché sono stato colpito da una forma di laminite, una malattia molto seria. E pensare che ero forte, e vincevo gare a non finire! Ma ora non posso più fingere con me stesso”.
Fra gli allievi della scuola c’è Dodo, un ragazzo discalculico che si sente diverso dai compagni, perché ha difficoltà con i numeri.
Dalle due sofferenze nasce una relazione profonda che dà vita a una storia fatta di disperazione e speranza in un intreccio di vicende, non prive di colpi di scena, che Paola Brighenti magistralmente racconta nel libro “L’incredibile aritmetica di un’amicizia” (Arpeggio Libero).
“Due più due non fa mai quattro quando si tratta di un’amicizia, perché è difficile stabilire chi dà cosa a chi” scrive la Brighenti nel narrare l’immenso valore di un legame autentico che, oltre a lenire le sofferenze, diventa salvifico tanto per Paco quanto per il ragazzo.
E poco importa se l’amico non è un essere umano ma un cavallo; quello che conta, per Dodo come per ognuno di noi, è il sapersi mettere in gioco nella relazione e andare al di là della propria sofferenza perché, quando si accantona il proprio dolore per dedicarsi agli altri, magicamente ci si sente meglio.
Il flusso del dare e ricevere, infatti, non è mai a senso unico.
Dice a questo proposito Gurdjieff: "Se aiuti gli altri, verrai aiutato. Forse domani, forse tra un centinaio di anni, ma verrai aiutato. La natura deve pagare il debito. È una legge matematica e tutta la vita è matematica”.
Ecco: se come dice Gurdjieff l’esistenza è matematica, “L’incredibile aritmetica di un’amicizia” ci mostra, attraverso la voce narrante del cavallo, un’equazione di vita fatta di incognite che, zoccolo dopo zoccolo, si svelano.
E ci ritroviamo cavalieri in sella a un magnifico destriero coinvolti in pensieri suoi che diventano nostri: “Alzo le zampe e, invece che terra, batto aria e cielo. Il mio salto è un volo. Un volo più in su di tutti gli ostacoli neri, più leggero di ogni dolore. È un viaggio oltre”.
Questa bellissima immagine è un regalo per noi che possiamo, al pari di Paco, alzarci più in alto degli ostacoli, saltare oltre le nostre preoccupazioni e volare al di sopra di tutte le paure.
È un viaggio, quello della vita, ricco di opportunità da cavalcare per galoppare oltre i nostri limiti.
Che anche il nostro salto, fra un respiro e l’altro, possa tramutarsi in volo perché non siamo stati concepiti per strisciare, ma per alzare le zampe e battere aria. E poi cielo.
Buon volo! Più alto degli ostacoli neri, più leggero di ogni dolore.
#22gennaio2022
#GiornaleDiBrescia
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