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VIVERE ANNI LUCE LONTANO DAL CUORE
Paolo la tradiva. Continuamente. Sara viveva sulle montagne russe di un rapporto che le regalava sublimi altezze e profondissimi abissi. Ogni loro incontro conteneva già una promessa di dolore. Lei non riusciva a lasciarlo. A lui non era dato di comportarsi diversamente.
Nonostante entrambi avessero paura di abbandonarsi fiduciosi nelle braccia dell’amore, entrambi chiamavano quell’altalena ‘amore’.
«La settimana scorsa - racconta Sara - ho riflettuto sul tradimento di Giuda. Pensavo impossibile che un’amicizia come quella fra Giuda e Gesù potesse finire in quel modo, ma quando ho compreso che Giuda non ha consegnato Gesù per denaro, mi si è aperto un mondo. Il mio mondo».
Lunghi capelli castani incorniciano un viso arricchito da occhi color del buio, occhi profondi che riflettono il barlume di chi inizia a vedere la luce.
Prosegue: «Giuda amava moltissimo il Maestro, lo aveva visto guarire tante persone, persino risuscitare i morti e pensava che, messo nella condizione obbligata di doversi difendere, Gesù avrebbe sbaragliato gli avversari con gli effetti speciali di cui era capace.
Il risultato sarebbe stato godere di un regno di pace qui sulla Terra. L’esito di questi ragionamenti, in verità, fu solo dolore e morte. Per tutti».
Sara paragona l’aver misurato l’amore con il metro della mente di Giuda, al suo essersi aspettata di ricevere da Paolo, in cambio della sua pazienza e disponibilità, gratitudine e fedeltà.
Si era quindi anche lei comportata come il discepolo traditore che aveva ridotto un nobile sentimento a una serie di previsioni basate su meri calcoli?
«Vivere e amare per convenienza - continua Sara - ci fa sperimentare un’esistenza infernale: Giuda seguiva Gesù perché si aspettava che l’Amico gli avrebbe risolto tutti i problemi della vita e anch’io facevo lo stesso pensando non solo che la mia felicità dipendesse dal mio compagno, ma pretendendola da lui in forza delle attenzioni che gli dedicavo. Sotto questo punto di vista io e Giuda abbiamo sperimentato l’inferno di una vita anni luce lontana dal cuore».
L’espressione della vita ‘anni luce lontana dal cuore’ mi si conficca dentro.
Sara continua: «Quando ho smesso di accusare gli altri e ho capito che chi mi circonda altro non è che la rappresentazione di quello che questa mia persona - si tocca il vestito - ha dentro, ho visto in Paolo non solo lo specchio dei miei mastrini di ragioneria sentimentale, ma anche la sua e mia mancanza di coraggio, cioè di cuore (coraggio viene da cor habeo, avere cuore)».
La donna si alza e, prima di andarsene, conclude: «Gesù ha vissuto attraverso le limpide lenti dell’amore, Giuda con gli occhiali inzaccherati della mente; entrambi erano sullo stesso Pianeta ma in mondi completamente diversi».
Sara si allontana, i lunghi capelli diventano un’onda aggraziata che, da un lato all’altro del suo giovane corpo, fluttua fra aspettative e accettazione, prigionia e libertà, inferno e paradiso. Mente e cuore.
Il suo profumo si stempera nell’aria insieme al suo tormento che svapora in una scia leggera fatta della grandezza del suo essere, al di là dell’occhialuto personaggio che indossa, imperturbabile essenza d’Amore.
#23aprile2022
#GiornaleDiBrescia
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