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Sognare mi fa sentire viva
e scrivere è il mio sogno
“Sensibile osservatrice dei comportamenti umani, instancabile ricercatrice del significato della vita, appassionata scrittrice, consegn ai lettori più attenti i tasti per far suonare le corde dell’anima”.
Così mi ha definita un caro amico e, alle sue parole, aggiungo le mie per parlarvi di chi sono io, dentro; perché il resto, l’apparenza, il ruolo sociale, sono solo etichette, la parte meno interessante di ognuno di noi.
Amo la vita, sempre, anche quando non la capisco, anche quando soffro, ancor di più quando esplodo di gioia; trovo sia un’avventura straordinaria che si rinnova ogni giorno al sorgere del sole.
Suono di rado, ma con amore, il pianoforte e canto mentre guido. Non ho tempo per le frequentazioni sterili, ma non guardo l’orologio quando un amico ha bisogno di me; l’amicizia è un dono meraviglioso che a me ha salvato la vita.
Mi piace leggere, lasciarmi rapire dai notturni di Chopin, godermi un bel film.
Adoro il fuoco, la fiamma viva, il calore che mi trasmette. Amo viaggiare e vivere le emozioni della natura, dell’arte e degli incontri spontanei. Quando posso fuggo all’isola d’Elba dove, nell’incedere lento e potente del mare, mi rigenero.
Non mi annoio mai, trovo che il semplice esistere sia entusiasmante.
Scrivo, ed è una passione incontenibile.
Desidero far vivere al lettore un’ampia gamma di emozioni accompagnandolo dal sorriso alla rabbia, dalle lacrime all’eccitazione, dalla riflessione alla leggerezza, dalla sofferenza alla gioia, il tutto condito con un pizzico di mistero.
È nato con questo obiettivo il mio romanzo “Dentro le scarpe”.
Se tornassi indietro, mai e poi mai mi cimenterei, come primo esperimento scrittorio, con una struttura così complicata, ma le prime cento pagine si sono “autocreate” lanciandomi una sfida che ho accolto con i miei limiti e la mia infinita voglia di provarci.
La persona che ero quando l'ultima parola è calata (da non so dove) era diversa da quella che aveva scritto il primo capitolo perché, attraverso i personaggi, avevo dato voce a parti inedite di me scoprendo che in noi ci sono il santo, l’assassino e le infinite sfumature che stanno nel mezzo.
Adoro liberare la fantasia, giocare con le parole, generare figure che passeggeranno nel mondo insieme a noi e che, quando vorremo, potremo chiamare, proprio come si fa con un amico.
Una lettrice mi ha confidato che, dopo aver letto "Dentro le scarpe", la presenza di Ruben, il protagonista, è diventata una compagnia rassicurante e che spesso lei si è trovata a chiedersi: “Cosa farebbe Ruben in questa situazione?”.
Ruben, quindi, in qualche modo esiste ed è un uomo che ha dedicato la vita a ciò che più gli piaceva fare, a tal punto da non aver mai sentito l’esigenza di andare in vacanza perché lui, quella speciale condizione di benessere, la sperimentava ogni giorno nella sua bottega sui Navigli a Milano.
A proposito di Ruben: ti è mai successo di incontrare un volto con una luce speciale? Ce ne sono tanti e tutti sono accomunati da sguardi brillanti, sensibilità e altruismo. Sono persone adorabili che, oltre a dedicarsi alle incombenze quotidiane e alle necessità altrui, inseguono con passione il loro sogno.
In quanto a me... nel mio primo romanzo il protagonista si imbatte in una scritta: “Diventa ciò che sei”.
Ecco, è questo che sto cercando di realizzare fra mille turbolenze, venti contrari e brezze a favore; veleggio in compagnia di tutti gli indomiti ricercatori di bellezza (persone sincere, autentiche, che parlano per bocca del loro cuore), seguendo le tracce degli eventi per cercare di diventare ciò che sono destinata a essere.
PS
Se vorrai farmi un regalo, scrivimi l’emozione finale che farà capolino in te quando avrai terminato di leggere un mio scritto: sarà una gioia conoscerti per tramite delle tue emozioni, qualsiasi esse siano.